Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: da

Numero di risultati: 57 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Saggi di critica d'arte

262006
Cantalamessa, Giulio 50 occorrenze
  • 1890
  • Zanichelli
  • Bologna
  • critica d'arte
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

Saggi di critica d'arte

pregiato, facile alle compiacenze che rampollano da felici scoperte erudite, restia a lasciarsi andare ad un’ammirazione che nasca da puro diletto estetico

Pagina 105

Saggi di critica d'arte

Sullo scorcio del secolo XVI era comparsa in Bologna un’esotica figura di uomo. Un pittore di paesaggi, partitosi da Anversa, sua città natale, avea

Pagina 118

Saggi di critica d'arte

maestri, ma, come ho detto, per inesorabilità di leggi storiche; giacchè, giunti tardi, domando come avrebbero potuto fare ad astrarre del tutto da ciò ch

Pagina 120

Saggi di critica d'arte

diventerà, reputo si possa dire che l’elemento desunto dal Calvari sia stato da lui mantenuto per deliberata volontà, giacchè egli era già si padrone

Pagina 123

Saggi di critica d'arte

Guido nella sua giovinezza ebbe un periodo in cui si lasciò alquanto andare agli adescamenti della nuova maniera praticata da Michelangelo da

Pagina 128

Saggi di critica d'arte

’artista si senta come circonfuso da un’aura favorevole che ne avvivi e fomenti gli spontanei germogli; che da quest’aura, preparata e spinta da lunga

Pagina 13

Saggi di critica d'arte

pittorici; e difatti il periodo caravaggesco durò poco. Si narra ch’egli un giorno udisse da Annibale Caracci su per giù questo discorso. “Il Caravaggio

Pagina 130

Saggi di critica d'arte

quella di un cielo velato da lievi nuvole grige, in cui la intensità colorifica di tutti gli oggetti si smorza alquanto, e tutti i toni hanno qualcosa di

Pagina 132

Saggi di critica d'arte

Vitale, trascurato da Jacopo Avanzi, da Simone, da Cristoforo, da Giovanni, da Andrea di Bologna, e merita più tardi la tenera ammirazione di tre

Pagina 133

Saggi di critica d'arte

genere c nella Maddalena detta dei Corsini, di cui c’è a Bologna una bella copia nella sagrestia di S. Michele in Bosco, dipinta da Domenico Canuti

Pagina 134

Saggi di critica d'arte

ogni più lieve modificazione il fascino cadeva, che aborriva sopratutto da ogni significazione di precisa individualità particolare; dimodochè pensai sin

Pagina 137

Saggi di critica d'arte

, sembra guardar la miseria degli spettatori con una misericordia clic attinge inattesa efficacia da quell’aspetto di soldato gagliardissimo. Ma non è cosa

Pagina 143

Saggi di critica d'arte

, folleggiale e troppo mosso nell’ebbrezza del suo trionfo, ma che è pittura tuttavia sì robusta da doverne tenere il più alto conto, ora specialmente che

Pagina 145

Saggi di critica d'arte

qual doveva essere nella primitiva freschezza, esce da quelle figure fosche, solenni e rigide nel dolore, esce da quella tetraggine del cielo e della

Pagina 147

Saggi di critica d'arte

, nella famosa Aurora che volle da lui il card. Scipione Borghese, ora detta dei Rospigliosi. Che importa se, inebriato dagl’inviti e dalle onoranze

Pagina 148

Saggi di critica d'arte

da Ercole Roberti chiamato da Domenico Garganelli a frescare la cappella in S. Pietro che noi invano cerchiamo? Ei vide in trono vergini non leggiadre

Pagina 15

Saggi di critica d'arte

Questi bei fiori erano stati trapiantati a Bologna da Marco Zoppo, che ne avea colto a dovizia nel giardino dello Squarcione. Ma non dee ripetersi il

Pagina 19

Saggi di critica d'arte

ferrarese avrebbe fatto sì grande sacrificio d’amor proprio da scambiare affatto i termini di rapporto. Ma un atto tale di riverenza al bolognese e di

Pagina 23

Saggi di critica d'arte

Si è molto ripetuto che il Francia cominciasse a dipingere a quarant’anni, e che la tavola commessagli da Bartolomeo Felicini per la chiesa della

Pagina 25

Saggi di critica d'arte

troviamo a trentasett’anni non solo pittore, ma tanto ammirato pittore da suscitare quest’iperbolica lode.

Pagina 27

Saggi di critica d'arte

La mattina del 12 marzo 1460 quasi tutta la popolazione di Bologna, attratta da una pompa insolita, doveva essersi stretta nella piazza di S. Giacomo

Pagina 3

Saggi di critica d'arte

coraggio di avventurarsi a più franca maniera. Gli resta forse nulla più che un passo da fare, un passo solo, e non lo fa. Lo trattiene un’invincibile

Pagina 30

Saggi di critica d'arte

; ma nello studiare così da vicino le linee di cui ogni oggetto si componea, non seppero mai astrarne e farne saggiamente sparire qualcuna, come le fa

Pagina 33

Saggi di critica d'arte

resto, un artista ha ben diritto di dire che il cadavere di Cristo non è un cadavere comune, e lasciar presentire che la vita, assente per poco da

Pagina 35

Saggi di critica d'arte

l'attenzione a quell’armoniosa struttura dei lineamenti, ma bisogna aprir l'animo alle compiacenze .interiori dell’artista, accertate da quegli sguardi sì

Pagina 38

Saggi di critica d'arte

sopravvivano di sì lunga e nobile operosità. L’una, il Crocifisso, fu fatta fare da Bartolomeo Felicini quando sposò Dorotea Ringhieri (ci sono

Pagina 41

Saggi di critica d'arte

da lui la volta della Sistina, e il Francia resta di nuovo in mezzo a gente che gli sorride. E intanto forse egli un bel giorno ha varcato

Pagina 42

Saggi di critica d'arte

. Lorenzo Costa era stato chiamato alla Corte di Mantova, dopo la morte del grande Andrea Mantegna, e ne era trattato con tale larghezza e bontà da non

Pagina 51

Saggi di critica d'arte

Forse tra questi giovani ce n’era di quelli che si ricordavano d’un piccolo Presepio dipinto da Raffaello, certo di maniera umbro-fiorentina

Pagina 52

Saggi di critica d'arte

, osservando le pitture del palazzo del Te a Mantova, le stimerebbe fatte da un seguace di Michelangelo. Vivente Raffaello, i discepoli di lui, benchè legati

Pagina 56

Saggi di critica d'arte

tecniche, che allacciavano talmente l’intelletto e le mani d’un giovane, da non lasciargli la libertà di trasportarsi ad un’altra scuola troppo

Pagina 58

Saggi di critica d'arte

avuto una rivoluzione da fare. Ma, per vero dire, con tutti i miei se io supponea l’assurdo. Ciò non poteva avvenire. Gl’imitatori non sono mai

Pagina 59

Saggi di critica d'arte

contemperarlo con altri elementi tolti da Raffaello e dal Correggio. Ma io non devo ora occuparmi di costoro.

Pagina 62

Saggi di critica d'arte

, correndo il nostro secolo, da’ possessori d’Urbino mediante un cambio con altra opera d’arte. Poca attenzione merita Cesare Tamarozzi, disegnatore

Pagina 64

Saggi di critica d'arte

regole scolastiche; e non c’è altro da dire. Lodevole molto però è la figura della santa, gentile c modesta quanto nobile, con un senso, finissimamente

Pagina 66

Saggi di critica d'arte

morta straziata dall’umiliazione, dall’annunzio di tante sventure, dai rimproveri del marito. Giovanni II attende rabbioso a meditar da lontano le

Pagina 7

Saggi di critica d'arte

Giacomo Francia in tutta la vita non sembra aver avuto altra ambizione che di somigliare a suo padre. Ma non è mai avvenuto che chi parte da un

Pagina 70

Saggi di critica d'arte

raffaellisti non solo, ma tra le purgatissime delicatezze di Benvenuto Garofolo, tra la florida grandiosità di Girolamo da Carpi, tra il brio decorativo c

Pagina 74

Saggi di critica d'arte

pittura bolognese da non lasciar scorgere facilmente a prima occhiata quelle degli altri. Sono il Bagnacavallo e Innocenzo da Imola, ambedue nell

Pagina 75

Saggi di critica d'arte

della mente che l’ha accolto, è da considerare piuttosto che, non volendo l’imitatore ripetere tali e quali gli esemplari idoleggiati (chè allora

Pagina 79

Saggi di critica d'arte

, dicendo che il desiderio di dare risalto ai meriti dei suoi concittadini non lo rende si cieco da non fargli vedere che questo imolese vale più di

Pagina 83

Saggi di critica d'arte

spesso s’avventura da incauto, come in un gorgheggio difficile un orecchiante proclive a uscir di tono. Ambedue riproducono, quando possono, motivi

Pagina 84

Saggi di critica d'arte

; lo dice finalmente il contratto, scovato da Corrado Ricci, in cui Innocenzo si obbligò nel 1517 a fare quella pittura.

Pagina 87

Saggi di critica d'arte

di costui. Ei ci lascia col dolore di vederlo uscir subito da una strada eh’era meglio accomodata ai suoi passi. Basta volger lo sguardo per vedere lo

Pagina 89

Saggi di critica d'arte

’arte era spinta da due ingegni prepotenti sì che non sembrano umani, Leonardo e Michelangelo, cooperatore del gran moto, ma troppo chiuso nel suo

Pagina 9

Saggi di critica d'arte

domina; sempre è uno svolgimento stimolato da un’azione tutta riflessa. Restano anche alcuni affreschi nella palazzina della Viola, i soli avanzi del

Pagina 90

Saggi di critica d'arte

, sepolcro Beccadelli. Pregevole nel suo stesso deperimento è la Visitazione in S. Vitale, tanto più che il Bagnacavallo qui sembra indipendente da

Pagina 91

Saggi di critica d'arte

ingannevole, ove non c’è che l'approssimativo della forma, ove le carni non hanno consistenza. Dinanzi al Bagnacavallo e ad Innocenzo da Imola convien passare

Pagina 94

Saggi di critica d'arte

Girolamo da Carpi e a Girolamo da Treviso dipinse la volta elegante della sagrestia di S. Michele in Bosco, la quale perciò si chiama la volta dei tre

Pagina 95

Saggi di critica d'arte

numerosissimi eredi del Francia ? È frequente trovar opere di cui non può dirsi altro se non che sono della scuola del Francia; frequente vederne tali da

Pagina 98

Cerca

Modifica ricerca